Il nome Megaptera deriva dal greco μέγα πτερόν (méga pterón, grande ala), in riferimento alle grandi pinne pettorali, che possono raggiungere una lunghezza pari a circa un terzo di quella del corpo e che sono le più lunghe di tutti i cetacei.[2]
Possono raggiungere dimensioni che vanno dai 12 ai 16 m, sebbene esemplari più lunghi di 15 m siano piuttosto rari e possono pesare fino a 30 000 kg.[2]
Sono capaci di compiere delle acrobazie, come il breaching, il lobtailing e il flipperslapping.
I maschi producono un complesso canto che può durare da 10 a 20 minuti e che viene ripetuto per diverse ore. Quale sia lo scopo di tale canto non è ancora molto chiaro, sebbene si suppone che possa svolgere un ruolo nell'accoppiamento.[3]
Vivono in quasi tutti i mari e gli oceani del mondo e compiono delle lunghe migrazioni per spostarsi dalla zona in cui si cibano, nelle regioni polari, a quelle in cui si accoppiano e partoriscono, nelle acque subtropicali o tropicali. Si cibano principalmente di krill e piccoli pesci, che cacciano con tecniche particolari come il bubble feeding.
Come altri grandi cetacei, le megattere sono state oggetto di caccia da parte dell'industria baleniera. Si ritiene che a causa delle eccessive uccisioni compiute prima del 1966, l'attuale popolazione delle megattere sia stata ridotta di circa il 90%.[4] Oltre alla caccia, minacce per la sopravvivenza di questa specie derivano dalle collisioni con le navi, dall'inquinamento del mare e da quello acustico.
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